Se bastano un prompt e un click, cosa resta dell'autore? (La campagna di SIAE per tutelare il diritto d'autore nell'era dell'Intelligenza Artificiale.)
"L’intelligenza artificiale sta cambiando pian piano le nostre vite, in molti casi supportando la nostra produttività. Quando si parla di creatività, però, le cose sono ben diverse, perché le IA generative si stanno addestrando su opere protette, senza chiedere il permesso.
Di recente è esploso sui social il trend della ghiblizzazione, cioè la trasformazione di immagini reali in stile Studio Ghibli tramite prompt testuali per l'IA. Questo “gioco”, apparentemente innocuo, ha sollevato però molte paure e preoccupazioni su quale sia il confine tra l’ispirazione e la copia da parte delle IA, e sul rischio che corre il diritto d’autore se non adeguatamente tutelato.
Ad oggi, rispetto all’IA, gli autori non hanno strumenti per difendere il proprio lavoro: non c’è effettiva trasparenza sull’impiego delle opere, e di fatto non ci sono ancora regole che riconoscono e tutelano il valore dell’ingegno umano nei confronti di queste novità tecnologiche, che oltretutto sono in rapida evoluzione. Proprio in queste settimane il Parlamento italiano sta affrontando un decisivo Disegno di Legge per disciplinare l’attività dei grandi player tecnologici che hanno in mano i motori della IA.
Come SIAE abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di inserire nella futura Legge la chiara possibilità per i nostri autori di impedire, preventivamente, a terzi di sfruttare i propri contenuti creativi per addestrare le macchine di intelligenza artificiale, e maggiore trasparenza sui meccanismi attraverso cui l’IA viene allenata. Il rischio è che la legge passi nella sua formulazione attuale, che assegna all’IA gli stessi diritti di cui godono gli autori e gli editori umani, equiparando il prodotto delle macchine a quello della vostra creatività. Una speranza c’è, ma serve la voce di tutti."
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